Il gatto è un animale e compagno che da sempre è circondato da un aurea di magia e mistero.
Nella cultura egizia il gatto era venerato e divinizzato, al punto che gli archeologi trovano mummie dei nostri amici felini sepolte con tutti gli onori. La dea egizia Bastet veniva raffigurata con sembianze feline da gatto, donando ai nostri cari amici mici un aurea magica.
Purtroppo nei secoli a seguire, il gatto per lo più quello nero, iniziò a guadagnarsi una cattiva fama, probabilmente dovuta al fatto che il cristianesimo aveva la tendenza di demonizzare qualsiasi simbolismo dei culti pagani precedenti in modo da cancellarne il ricordo.
Ci fu un tempo che i nostri amici felini venivano facilmente associati con il Diavolo e anche bruciati sui roghi. Un timore che è giunto inconsciamente fino ad oggi. Basti pensare ad una delle superstizioni dure a morire, ovvero quando un gatto nero ci attraversa la strada, in alcune nazioni come l’Italia significa presagio di sfortuna. Questa superstizione potrebbe anche trovare una spiegazione nel fatto che nel medioevo, durante la notte i cavalli si potevano spaventare e imbizzarrirsi vedendo comparire dalle tenebre un gatto nero con i suoi occhi di luce. Personalmente credo di più che a spaventarsi erano coloro sopra il cavallo e non il cavallo stesso.
La cosa curiosa invece è che se il medesimo gatto nero ci avesse attraversato la strada nell’antica Roma sarebbe stato simbolo di fortuna. Se poi nell’antico Egitto oltre ad attraversarci la strada si sarebbe diretto verso di noi per strusciarsi sulle gambe e salutarci poteva significare che qualcuno di importante ci saluta e ci protegge.
Nel libro I poteri magici del gatto. Storia, leggende, tradizioni scritto da Fabio Nocentini, che vi voglio presentare troverete miti e leggende relative ai nostri amati mici, i quali ci allietano con la loro positività le nostre giornate e le nostre case.