Perché si dice fare le corna?
Il compito dell’investigatore privato è raggiungere un obbiettivo raccogliendo i fatti, ed esula dalla nostra professione giudicare o dare consigli a proposito di tale evento, che in alcuni casi può essere tragico. Se siete alla ricerca di un sostegno morale forse l’investigatore non è la figura più adatta, anche se in ogni caso la nostra professione richiede sensibilità e tatto. In ogni caso ribadisco che lo scopo dell’investigatore è raccogliere elementi probatori relativi alle corna in modo freddo, imparziale e distaccato. Una possibile spiegazione relativa all’espressione di uso comune “fare le corna”. Da dove proviene che significato ha? Come amante della storia e della letteratura classica cercherò di darvi una possibile spiegazione.
Le origini storiche del termine “corna”
In qualità d’investigatore privato, sento spesso utilizzare l’espressione “lui mi ha fatto le corna” oppure “vorrei sapere se mi fa le corna” o addirittura “secondo te ho le corna?”. Ormai è un espressione entrata nella dialettica di tutti i giorni ma spesso non ci si pone la domanda, per quale motivo si utilizza tale espressione per indicare un tradimento sentimentale o adulterio?
Un espressione che potrebbe avere radici storiche
Per avere una risposta precisa purtroppo non vi è una risposta certa. Tuttavia la teoria più gettonata ci riporta nell’epoca classica nell’isola di Creta. La leggenda narra che la consorte di Minosse (re dell’isola di Creta) chiamata Pasifae, perse letteralmente la testa per un bellissimo toro che doveva essere sacrificato. Nulla di nuovo se non per il fatto che la leggenda cita un bovino e non un toro. Nulla di nuovo se vediamo la leggenda dal punto di vista metaforico. Difatti in alcuni ambienti trasgressivi i maschi particolarmente virili vengono ancora chiamati Bull. La leggenda narra che Minosse, doveva sacrificare un toro. Ma quando vide il bovino da sacrificare, in modo obbiettivo appurò la rara bellezza dell’animale stesso. Quindi decide di risparmiarlo e di sacrificarne un altro meno piacente. Tale scelta affrettata mandò su tutte le furie Poseidone. Quindi per punire Minosse fece innamorare la bella Pasifa e del toro risparmiato. Sempre in base alla leggenda si unì carnalmente al bovino. Da questa unione, nacque niente poco di meno del famoso e mitologico Minotauro, mezzo uomo e mezzo toro. Pertanto le tesi più avvalorate lasciano ragione per credere che l’espressione “corna” nasca proprio da questa leggenda. Riferendosi alle avventure amorose tra lo splendido bovino e la bella Pasifa.
Ciò che già sapevano gli antichi
Mi sono accorto durante i miei anni di attività in qualità di investigatore privato, e grazie al mio interesse per l’epoca classica che i tempi sono cambiati, ma l’essenza dell’essere umano rimane sempre la stessa. Difatti già i greci nella loro mitologia indicavano fatti e avvenimenti che ancora oggi sono attuali. Tali racconti vengono contornati per l’appunto di tradimenti e corna. Arricchendo i propri racconti di animali mitologici, dei e semi dei. Possiamo trovare episodi di tradimento, incesti, gelosie e passione, potere e amore, sesso e corruzione. Basti pensare ad uno dei capolavori della letteratura greca, che narra le vicende relative alle “corna” e del tradimento perpetrato dalla bellissima Elena di Troia nei confronti del suo consorte. Fatto che hai tempi scatenò una vera e propria guerra tra monarchi.
Il tradimento fa parte del genere umano
Ad oggi con ogni probabilità non verrò mai ingaggiato per investigare su una relazione extraconiugale consumata con un animale mitologico come quello di questo articolo.Ma risulta interessante analizzare come le espressioni ci sono state tramandate fin dall’antichità per fatti che ancora oggi sono attuali. Il genere umano nonostante abbia subito un evoluzione ha mantenuto le sue abitudini e i propri istinti. Giusto o sbagliato che sia, tralasciando l’aspetto etico, religioso, ma anche sociale del tradimento, l’essere umano ha sempre tradito oggi come un tempo. Questo è un dato di fatto e reputo sia un aspetto che vada a braccetto con l’umanità stessa. A discapito della mia professione da investigatore privato non sempre reputo che il mio intervento sia utile alla causa della persona tradita. Spesso reputo che più che un investigatore il mandante dovrebbe analizzare i fatti e trovare il movente, più che l’artefice. Reputo che se vi è un tradimento esiste anche una causa. Il compito dell’investigatore privato è raggiungere un obbiettivo raccogliendo i fatti, ed esula dalla nostra professione giudicare o dare consigli a proposito di tale evento, che in alcuni casi può essere tragico. Se siete alla ricerca di un sostegno morale forse l’investigatore non è la figura più adatta, anche se in ogni caso la nostra professione richiede sensibilità e tatto. In ogni caso ribadisco che lo scopo dell’investigatore è raccogliere elementi probatori relativi alle corna in modo freddo, imparziale e distaccato.
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