Il Gladiatore, un film che sicuramente ognuno di noi ha visto almeno una volta nella sua vita e che probabilmente vorrebbe rivedere sopratutto in un periodo durante il quale quasi tutti siamo segregati in casa in attesa che la situazione coronavirus migliori.
Visto che dire che sono un appassionato di storia è poco, nel mio blog nella tipologia “film da rivedere” non poteva mancare Il Gladiatore di Ridley Scott con protagonista Russell Crowe nei panni del generale di Roma, Massimo Decimo Meridio, costretto a divenire un gladiatore dopo che il successore noché figlio dell’Imperatore Marco Aurelio, detto il filosofo lo condanno a morte.Esecuzione capitale alla quale il Gladiatore, ovvero Massimo Decimo Meridio si sottrasse divenendo dapprima fuggitivo ed in seguito gladiatore.
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Un film che personalmente ho visto più volte e che la mia ragazza ogni volta che sente la colonna sonora del Il Gladiatore gli si illuminano gli occhi (chissà per quale motivo :D ).
Una storia ovviamente romanzata ma basata su alcuni fatti storici realmente avvenuti anche se in forma diversa.
Una storia di Gladiatori i quali avevano l’unico scopo di rimanere in vita consapevoli che se fosse giunta la loro ora sarebbero spirati sentendo le grida e gli applausi della folla.
I giochi dei gladiatori in epoca romana, che senso avevano?
Visto l’argomento dedicato alla figura del gladiatore, voglio anche indicarvi un ottimo filmato raccontato da Roberto Trizio che vi spiega per quale motivo i romani, un popolo evoluto e all’avanguardia apprezzassero cosi tanto l’incontro tra gladiatori, esultando per uno spettacolo a dir poco di dubbia eticità.